Messina: l’Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti Cnr inaugura una Nuova Unità di Ricerca

Messina: l’Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti Cnr inaugura una Nuova Unità di Ricerca

L’ex Istituto Marino “Bosurgi Caneva” di Mortelle (Messina)-Unità di Ricerca CNR

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Giorno 30 novembre 2015 si inaugura presso l’ex Istituto Marino “Bosurgi Caneva” di Mortelle (Messina), un’Unità di Ricerca CNR dedicata allo studio ed alla riabilitazione dei disturbi dello spettro autistico. Attraverso un servizio di ricerca e trasferimento tecnologico delle metodologie sviluppate in ambito scientifico, tale Unità si candida a svolgere un ruolo chiave per il territorio, consentendo l’implementazione di modelli innovativi di abilitazione, in particolare il nuovo metodo terapeutico SMART-ME (Social-based Method for Adaptive Rehabilitation Treatment) sviluppato a Messina e dedicato ai bambini con autismo ed alle loro famiglie

SMART-ME è un nuovo metodo sviluppato dai ricercatori del CNR, Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti (ISASI) di Messina, diretto dal Dott. Pietro Ferraro, che sarà applicato per la prima volta grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale di Messina che assegnando al CNR i locali dell’ex Istituto Marino ha inteso dedicare ogni sforzo per offrire una possibilità di cura ed inclusione sociale ai bambini ed adolescenti affetti da autismo. SMART-ME prevede il coinvolgimento attivo dei genitori sia nella fase di valutazione sia nella fase del trattamento. Il nuovo modello ha suscitato l’interesse di vari ricercatori, fra i quali la Prof.ssa Sally Rogers del MIND Institute di Sacramento (USA), che sarà ospitata a Messina nel mese di maggio al fine di acquisire elementi e contribuire alla sua sperimentazione.

L’Unità è uno strumento che consentirà di creare un Polo di eccellenza per tutto il meridione nella città di Messina, dove già opera la A.O.U. Policlinico “G. Martino” che con l’U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile costituisce un Centro di riferimento regionale per i disturbi dello spettro autistico. Nessuna interruzione, dunque, da oggi partirà un percorso di continuità con il progetto “Prima Pietra”, che dal 2012 ha visto lavorare insieme il CNR ed il Policlinico integrando ricerca scientifica ed erogazione di un servizio di assistenza e riabilitazione, attraverso l’applicazione dell’innovativo modello americano ESDM dedicato ai piccoli dai 18 ai 36 mesi. La realtà di Messina è l’unica struttura italiana insieme allo Stella Maris di Pisa. I nuovi locali di Messina per altro sono collocati in un contesto logistico particolarmente gradevole e favorevole in quanto lontani dalle caratteristiche di un ambiente ospedaliero.

L’innovativo metodo SMART-ME, studiato per la successiva fascia d’età fra i 4 ed i 10 anni, si articolerà all’interno di una prospettiva che pone al centro dell’intervento il bambino, la famiglia e la scuola, con programmi di apprendimento implementati in tutti i contesti di vita del bambino secondo un modello di abilitazione adattativo ed ecorelazionale. Le terapie sperimentali saranno somministrate da figure specializzate (neuropsichiatri infantili, psicologi e terapisti della riabilitazione) in maniera gratuita.

SMART-ME è in grado di riprodurre il più fedelmente possibile le relazioni interne all’ecosistema familiare, evitando le esperienze ansiogene ed emotivamente frustranti che sono tipiche degli ambienti ospedalieri, attraverso la creazione di specifici HomeLab. L’HomeLab è costituito da strutture che simulano l’ambiente domestico e che sono in grado di accogliere la famiglia per il tempo necessario all’individuazione precoce dei segni comportamentali e fisiologici dell’autismo, di potenziare la formazione dei genitori come co-terapisti (parent coaching) e di implementare l’approccio abilitativo SMART-ME in maniera “sostenibile” per il bambino e per la sua famiglia. Il modello di ricerca da sperimentare, infatti, integra i “naturali” processi di sviluppo del bambino, promuovendo lo sviluppo affettivo ed emotivo dell’intero nucleo familiare.

Successivamente, l’intervento svolto dai genitori a casa sarà supervisionato periodicamente dai ricercatori esperti – anche utilizzando sistemi di tele-abilitazione – al fine di monitorare i progressi del bambino e la compliance dei genitori e ridefinire gli obiettivi dell’intervento. Nel corso di questa fase di trattamento a domicilio verranno compiuti tutti i passi necessari presso la scuola e presso i servizi territoriali per una presa in carico comprensiva ed allargata. In tal modo potranno anche essere monitorati i tempi necessari per l’organizzazione di ulteriori interventi e la gestione di eventuali criticità. Un ulteriore importante elemento di innovazione è l’introduzione di social robots nell’ambiente HomeLab e l’utilizzo di attività di motivazione ed inclusione sociale.

Ci si aspetta che SMART-ME risulti fondamentale per “costruire un’intesa” fra genitori e i terapisti, intesa che verrà successivamente “generalizzata” a casa e negli ambienti naturali del bambino. Questo nuovo modello si distacca completamente dalla classica riabilitazione “as usual” e protesica, in cui il bambino esegue programmi riabilitativi spesso non individualizzati, fuori dal proprio ambiente e con una separazione dai caregivers che non favorisce processi di generalizzazione dei cambiamenti.

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Alla presenza del Sottosegretario di Stato Davide Faraone, il Sindaco di Messina Renato Accorinti e il Direttore dell’Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti Cnr Dott. Pietro Ferraro. 


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