PROGETTO “GOOD WATER”

PROGETTO “GOOD WATER”

PO FESR 2014-2020 – Obiettivo specifico 1.1 – “PROGETTI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E DI PRIMA INDUSTRIALIZZAZIONE PER LE IMPRESE INNOVATIVE AD ALTO POTENZIALE PER LA LOTTA ALLE PATOLOGIE ONCOLOGICHE –  CAMPANIA TERRA DEL BUONO”

Il legame tra inquinamento ambientale e salute dei cittadini è stato dimostrato da ampi e approfonditi studi scientifici la cui affidabilità è oggi ampiamente riconosciuta. Per alcune malattie, come il cancro, questo legame è particolarmente stretto. In Campania, così come in ogni regione di un moderno paese industrializzato, il problema ambientale e in particolare la sicurezza del territorio in termini di inquinamento assumono importanza fondamentale. La salute della popolazione dipende fortemente dalla qualità dell’ambiente in cui vive. Analogamente, l’attrattività e l’economia di ogni territorio dipendono dalle sue condizioni ambientali. Quest’ultime, ad esempio, influenzano la credibilità e la qualità delle produzioni agricole tipiche e uniche provenienti dalla nostra Regione, in particolare da un’area ricca di tradizioni culturali, storiche, gastronomiche che in futuro vorremmo fosse chiamata “Terra del buono”. In sintesi, la lotta contro il cancro inizia proprio dal fornire ai cittadini un ambiente non inquinato e dei cibi sani.

GoodWater ha avuto lo scopo di contribuire concretamente a tali questioni fondamentali attraverso lo sviluppo di una piattaforma innovativa di sensing volta a monitorare alcune delle principali sostanze contaminanti le acque irrigue e i prodotti agricoli, selezionate in particolare tra quelle segnalate dalla International Agency for Research Cancer (IARC) come pericolose e/o “cancerogene”, e a valutare gli effetti da esposizione a tali sostanze consentendo di misurare la presenza di marcatori di esposizione ed effetto (quali non-coding-RNA) in fluidi biologici (incluso plasma umano). La piattaforma è corredata di un protocollo di valutazione ambientale che consente l’istituzione di un sistema di allarme precoce per la prevenzione degli effetti sulla salute umana dei principali contaminanti presenti nelle acque irrigue e nel cibo.

Il progetto si è ispirato ad un nuovo approccio multimodale alla rivelazione dei contaminanti ambientali e alla determinazione dei loro effetti sulla salute umana. A tale scopo la piattaforma sviluppata è costituita da due sistemi di sensing basati su tecniche complementari. Il primo sfrutta un array di sensori label-free su chip di silicio, ovvero su substrato solido. Il secondo si basa su una tecnica di rilevazione della fluorescenza emessa da molecole marcate, o meglio sull’amplificazione della variazione di fluorescenza (fluorescence-enhanced) tramite quantum dot (QD) dispersi in substrato liquido. I due sistemi, fluorescence-enhanced in substrato liquido e label-free su chip, contribuiscono parallelamente alla determinazione degli analiti in esame, massimizzando l’attendibilità e il contenuto informativo delle misure eseguite. Le due tecniche sono state investigate da CNR, Università del Sannio, Biosensor e Biogem nel corso di un precedente progetto di ricerca regionale (Sensor, PO FESR 2007-2013 – Obiettivo operativo 2.1 – Rete delle Biotecnologie Campane) e ora ottimizzate per un’applicazione specifica e trasferite alle aziende partner del progetto GoodWater attraverso una significativa parte di prototipizzazione. Gran parte delle tecnologie sviluppate sono state protette da brevetto per favorire il loro futuro sfruttamento economico.

Il prodotto del progetto è completamente innovativo rispetto al mercato che ad oggi non offre una piattaforma di sensing affidabile, semplice ed economica, integrata a un protocollo di valutazione ambientale, per il monitoraggio di contaminanti chimici nell’ambiente e del loro passaggio (ed eventuale effetto) ad animali incluso l’uomo. La possibilità che la piattaforma sviluppata offre di monitorare la salubrità dell’ambiente, correlandola alla salute umana, allarga al di là dei confini nazionali il suo spazio di mercato, rendendola appetibile a tutti i paesi tecnologicamente emergenti e avanzati, nonché a quelli in via di sviluppo, dove il problema ambientale è di particolare rilevanza.