È stato pubblicato sul numero di febbraio della rivista SAPERE (Dedalo), l’articolo divulgativo a cura di Carmine Granata e Stefania Della Penna dal titolo “Sensori quantistici per studiare il cervello”. L’articolo si propone di fornire una semplice descrizione di alcuni sensori quantistici enfatizzando la loro straordinaria sensibilità e le potenzialità applicative per la biomedicina e in particolare per lo studio del cervello. In particolare verranno descritti i dispositivi superconduttori ad interferenza quantistica (SQUIDs), i migliori sensori di campo magnetico esistenti, capaci di misurare campi magnetici ben al di sotto di un miliardesimo del campo magnetico terrestre. Una tale sensibilità consente di misurare il debolissimo campo magnetico generato dalle correnti neuronali che attraversano il nostro cervello. Le peculiari caratteristiche dei suddetti sensori hanno consentito la loro applicazioni in molti settori che vanno dall’analisi non distruttiva di materiali, microscopia magnetica, geofisica, astrofisica, computer quantistica e medicina. La più importante delle applicazioni è senza dubbio la neurologia in cui vengono utilizzati sia per studi di neuroscienze che nella ricerca clinica. In questo ultimo ambito gli SQUIDs vengono utilizzati per effettuare la magnetoencefalografia, analisi completamente non invasiva, che, grazie all’utilizzo contemporaneo di più sensori, consente di fare una mappatura istantanea dell’attività magnetica del cervello. La suddetta indagine è molto utile per lo studio di patologie neurodegenerative (sindrome di Alzheimer, di Parkinson, demenza fronto-temporale) o per la localizzazione dei focolai epilettici. Partendo quindi dai principi di fisica quantistica sui quali si basa il funzionamento dei suddetti sensori si arriva alla descrizione di strumentazione avanzata utilizzata in campo neurologico riportando qualche esempio di misura particolarmente significativo.
Link al Volume 1 del 2024
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